Nella loro incessante ricerca per comprendere i meccanismi alla base dell’aumento e della perdita di peso, i ricercatori dell’Università di Yale hanno recentemente fatto una scoperta che potrebbe cambiare la nostra percezione sulla questione. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa scoperta non ha nulla a che vedere con la nostra alimentazione! In questo articolo esploreremo ciò che questi ricercatori hanno imparato e come le loro scoperte potrebbero influenzare il modo in cui affrontiamo la gestione del peso.
Uno studio sorprendente sul legame tra termoregolazione e peso corporeo
Il team di ricercatori in questione ha effettuato una serie di esperimenti sui topi per studiare i legami tra la termoregolazione – cioè il modo in cui il nostro corpo controlla la propria temperatura interna – e il nostro peso corporeo. La loro ricerca si è concentrata su una proteina specifica nota come UCP1, o Proteina disaccoppiante 1e la sua presenza in vari tessuti adiposi del corpo.
Ricorda che i tessuti adiposi sono quelli che immagazzinano il grasso, e quindi l’energia, nel nostro corpo. Si dividono in due categorie principali: tessuto adiposo bianco (WAT), che è principalmente responsabile dell’accumulo dei lipidi, e tessuto adiposo bruno (BAT), che contribuisce alla produzione di calore attraverso il meccanismo della termogenesi. UCP1 è naturalmente presente nel BAT, dove svolge un ruolo cruciale. Gli scienziati hanno scoperto che aumentando i livelli di UCP1 nel WAT, si potrebbe causare una significativa perdita di peso nei topi senza modificare la loro dieta.
In che modo l’aumento dei livelli di UCP1 aiuta nella perdita di peso?
I ricercatori hanno scoperto che l’aumento dei livelli di UCP1 nel tessuto adiposo bianco attivava alcune cellule immunitarie specifiche – chiamate macrofagi – e quindi innescava la termogenesi. Chiaramente, questa manipolazione genetica converte le cellule adipose bianche in cellule “beige” simili al grasso bruno e altamente termogene. Poiché queste cellule bruciano più energia per creare calore e mantenere la temperatura corporea, aiutano a esaurire le riserve di grasso e, quindi, a ridurre il peso corporeo.
Va notato che questa scoperta è stata fatta attraverso esperimenti sui topi, ma i ricercatori sono ottimisti riguardo alla sua rilevanza per l’uomo. I meccanismi coinvolti nella termoregolazione e nel controllo del peso appaiono infatti molto simili tra le due specie, aprendo potenzialmente la strada a nuovi trattamenti dimagranti per le persone che soffrono di obesità o sovrappeso.
Il ruolo dei macrofagi nella regolazione del peso
La scoperta evidenzia anche il ruolo cruciale svolto dai macrofagi nella regolazione del nostro peso. Queste cellule immunitarie sono in grado di rilevare e rispondere ai cambiamenti nel nostro ambiente interno, come i cambiamenti nella temperatura corporea, e quindi regolare la loro attività di conseguenza. Nel caso di questo esperimento, l’attivazione dei macrofagi ha innescato la termogenesi – cioè la creazione di calore – e ha portato ad una diminuzione della massa grassa nei topi.
Sebbene esistano già farmaci sul mercato che colpiscono il sistema immunitario per favorire la perdita di peso, spesso hanno effetti collaterali indesiderati e possono persino compromettere la salute generale dei pazienti. Questo nuovo approccio, invece, potrebbe consentire di sviluppare terapie più sicure ed efficaci stimolando in modo specifico la produzione di calore da parte dei macrofagi.
Potremmo riprodurre questi effetti senza intervento genetico?
Tuttavia, una domanda chiave rimane senza risposta: è possibile riprodurre questi effetti senza ricorrere alla manipolazione genetica? I ricercatori sperano che il loro lavoro possa fornire la base per lo sviluppo di farmaci o terapie che incoraggino i nostri corpi a produrre più grasso beige termogenico e meno grasso bianco. Ciò potrebbe includere la stimolazione dei macrofagi utilizzando sostanze naturali o sintetiche, ma resta ancora molto lavoro da fare per determinare quale sarebbe l’approccio migliore.
Quale impatto sulla nostra visione della gestione del peso?
Questa scoperta ribalta parzialmente le nostre idee preconcette sui fattori responsabili del controllo del nostro peso corporeo. Finora l’attenzione principale era rivolta alla qualità e alla quantità del cibo che mangiamo, ma questo studio lo dimostra anche altri meccanismi, indipendenti dalla nostra dieta, possono svolgere un ruolo chiave nella regolazione del nostro peso.
C’è ancora molto da imparare sull’argomento, ma ora è chiaro che le complesse interazioni tra il nostro sistema immunitario, endocrino e nervoso sono essenziali per comprendere l’aumento e la perdita di peso. Con questo in mente, i ricercatori continueranno a studiare come funzionano proteine come UCP1 nella speranza di sviluppare nuove terapie efficaci per combattere l’epidemia di obesità che colpisce gran parte della popolazione mondiale.